Oggi sono felice di presentarvi una donna che ho imparato a conoscere negli ultimi mesi e che ogni giorno ha saputo insegnarmi qualcosa, accendere la mia curiosità, farmi riflettere e ragionare.
Daniela Arrigoni, Skin Specialist e Senior Make Up Artist è entrata nella mia vita come una brezza leggera, ma l’ha rivoluzionata come un uragano. Mi ha permesso di arricchire la mia professione di truccatrice, di elevarla, pur restando nelle mie competenze.
Mi sembrava buono e giusto quindi condividere con voi questa intervista, affinché possa essere da spunto per conoscere meglio lei e soprattutto il 2oneZero, un metodo di sua invenzione, pensato e studiato appositamente per i truccatori.
Buona lettura!
1. Chi è Daniela Arrigoni e come è diventata quello che è oggi?
Sono nata e cresciuta in Svezia, ho iniziato questo lavoro per caso, come spesso accade quando è la vita a guidare tutti i tuoi passi e non il contrario.
La mia anima è da viaggiatrice e appassionata di lingue, ho sempre sognato di fare l’interprete simultanea. Il caso mi ha portata a fare un mestiere di cui non avevo alcuna conoscenza: quello dell’estetista prima e quello di truccatrice poi.
2. Da make up artist a skin specialist: resti truccatrice ma la tua passione è la pelle. Ti va di parlarcene?
Ad oggi mi rendo conto che tutto sommato il mio sogno si è avverato: la pelle è infondo quella lingua da conoscere e interpretare e il make up è stato il mio viaggio nel mondo della creatività.
La mia fortuna è stata conoscere una grande insegnante che mi ha trasmesso la responsabilità verso le persone, quel qualcosa che oggi chiamiamo etica e che non è altro che l’insieme di tutte quelle attenzioni che usiamo dare al cliente affinché si affidi a noi e riscontri un risultato reale.
La danza, grande passione che mi ha accompagnata fin da bambina, mi ha donato quella qualità del movimento che mi è servito poi per lavorare in estetica e nel make up entrando nella sfera delle persone senza invadere però il loro spazio.
Non ho fatto scuole di make up, ma ho potuto osservare grandi truccatori, grandi maestri che mi hanno donato più di quanto oggi si insegni. Ecco perchè consiglio sempre di seguire un buon corso e approfittare di tutte quelle esperienze di crescita che i grandi maestri di oggi offrono alle nuove leve.
Avendo avuto sempre grandi maestri, generosi e prodighi, credo molto nell’insegnamento. Oggi non sarei quello che sono se non fosse per quello che mi è stato donato, e trasmetterlo agli altri è diventato il coronamento della mia carriera. Voglio spendermi completamente per i giovani, per credere in loro e dare loro spazio come un tempo fu fatto con me.
3. Quali sono le domande più frequenti che ti vengono poste sulla pelle?
Durante i miei corsi, ma anche in questi anni di lavoro, ho appurato che la maggior parte delle persone non conosce minimamente la pelle e le sue funzioni, non sa trattarla e quando trasmetto loro quei pochi concetti base… beh, si apre un mondo!
4. Cos’è per te la cosmesi funzionale?
È quella priva di fronzoli, quella che va dritta al cuore del problema, quella che… semplicemente funziona perchè composta di ciò che è fatta la stessa pelle.
5. Cosa pensi della situazione odierna del mondo dei truccatori? Cosa è cambiato rispetto a quando hai iniziato tu? Credi ci sia margine di miglioramento?
La situazione in Italia non chiara dal punto di vista legislativo, rende necessario l’intervento di noi “vecchie leve”.
È giusto fare un distinguo nelle professioni ma è giusto anche aiutare i giovani truccatori che, in questo mare di disinformazione, navigano in acque poco limpide e sempre agitate e non riescono a restare a galla.
6. Quanto è importante la skincare nel lavoro di make up artist?
Dirò una sola frase: il futuro del make up è la skincare.
7. Parlaci del tuo corso: come è nato e in cosa è diverso dagli altri?
Nella mia carriera sono stata molto fortunata, e ho deciso di restituire la generosità ricevuta, trasmettendola ai giovani truccatori sotto forma d’insegnamento di un metodo unico ed esclusivo.
Fai il meglio della tua competenza.
Questo è il credo che voglio trasmettere solo a chi mi dimostrerà di avere la maturità professionale per accedere al mio corso.
Ecco perchè ho deciso di fare formazione, per trasmettere le mie skills e i miei valori professionali in un mestiere che in questo momento ha grande confusione e ha bisogno di un valore aggiunto.
8. Hai già tenuto diversi corsi: quale situazione è emersa?
C’è molta confusione, molte lacune nelle competenze, tanti truccatori si lanciano nei più svariati settori senza rendersi conto che basterebbe eccellere in uno piuttosto che far poco e male in tanti.
9. Quali sono i progetti futuri?
Vi ho già detto che la mia passione sono i viaggi vero?
10. Cosa consigli ai truccatori di oggi?
Di restare nelle loro competenze.
Di concentrarsi e approfondire il loro settore per fare la differenza con la sostanza e non con le chiacchiere.
Ringrazio Daniela per questa intervista e vi rimando al suo sito per ulteriori info sui suoi corsi.
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