Costruire il portfolio di un truccatore non è un affare da poco: è un biglietto da visita importante nel mondo del lavoro e può determinare la carriera del make up artist.
Quante tipologie di portfolio esistono?
Teoricamente una, ma ogni truccatore può decidere di realizzare più portfolio in base ai vari ambiti in cui opera.
Se deve proporsi a dei privati, come spose ecc, o profumerie dove dovrà truccare le clienti, può essere utile costruire un portfolio con foto professionali delle clienti, magari anche qualche prima e dopo.
Se invece ci si deve proporre ad agenzie di moda, riviste, tv ecc non ha senso inserire i lavori su privati. Meglio valutare invece gli editoriali, i lavori commerciali, gli adv ecc.
Come si realizza il portfolio di un truccatore?
Il portfolio, banalmente, è una raccolta di immagini. Meno banale è la scelta di queste ultime dai propri lavori e il posizionamento e l’ordine, che deve seguire un filo logico.
Il portfolio deve essere un racconto: dalle immagini che sceglierete si deve intendere chi siete, cosa preferite, il vostro stile e perchè devono scegliere voi!
Quante foto deve contenere il portfolio del make up artist?
In linea di massima 20 foto sono più che sufficienti. Per alcuni bastano 10, altri ne richiedono 30. Può essere utile averne più formati, o uno solo da integrare su richiesta.
Che genere di foto deve contenere il portfolio di un truccatore?
Come dicevamo qualche rigo sopra, la scelta delle foto è importantissima.
Soprattutto per il portfolio del truccatore di moda, che dovrà concentrare editoriali beauty e fashion, primi piani e non, bianco e nero e colori, make up nude, marcato e avant garde, adv, commerciali e progetti personali, tagli stretti e ampi.
Il segreto è fare una lista e segnare di lato la prima foto che vi viene in mente tra quelle dei vostri lavori.
Inutile dirlo: nomi altisonanti di brand e riviste fanno sempre la loro figura.
Portfolio del make up artist di oggi: digitale o cartaceo?
Anni fa il cartaceo era l’unica scelta, per differenziarsi bisognava puntare sulle rilegature e sui formati e si doveva investire un bel po’ in termini economici.
Oggi molte aziende richiedono il portfolio digitale, più comodo, facilmente aggiornabile.
Ma sarebbe sempre meglio averli entrambi, possibilmente uno in formato ridotto da portare sempre con se nella borsa professionale make up.
Quali sono le cose fondamentali da inserire nel portfolio del truccatore?
Sia nel portfolio cartaceo che in quello digitale, prevedete una pagina con i vostri dati di contatto, telefono ed email, eventuali link a sito web e social, una vostra foto professionale, città su cui operate ed eventuale contatto dell’agenzia.
Ricordate: il portfolio può fare la differenza nella carriera di un truccatore, non sottovalutatelo. Soprattutto mantenetelo aggiornato, almeno ogni anno.
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